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La Buona Notizia

L'espressione "buona notizia" è la traduzione del termine greco: euan­ghélion, da cui deriva la parola italiana "vangelo". Il vangelo quindi, non è altro che la "buona notizia della salvezza" degli uomini operata da parte di Dio per mezzo di Cristo e rivelata nel Nuovo Testamento. Questa notizia è stata rivelata agli uomini perché Dio ha avuto compassione dei suoi figli. Essi non sarebbero mai arrivati a conoscere questa salvezza per mezzo della filosofia né attraverso le riflessioni e le meditazioni umane. Quindi la buona notizia della salvezza non è il risultato della sapienza umana, ma di quella divina.

«Poiché non volli sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo e lui crocifisso. Anzi mi presentai a voi in modo dimesso, timido e tutto tremante, e il mio parlare e la mia predicazione non consistettero in discorsi persuasivi di sapienza umana, ma in dimostrazione di spirito e potenza, affinché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza degli uomini, ma sulla potenza di Dio. Parliamo, sì, noi pure di sa­pienza tra coloro che sono maturi, ma non della sapienza di questo mondo né dei principi di questo mondo i quali sono privati di ogni potere; bensì esponiamo la sapienza di Dio, misteriosa e nascosta, che Dio, dall'eternità, ha predestinato per la nostra gloria; e che nessuno dei principi di questo mondo conobbe perché, se l'avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria. Ma, come sta scritto:

"Ciò che occhio mai vide,

né orecchio mai udì,

né in mente d'uomo giammai entrò,

questo Dio ha preparato per coloro che lo amano"([1])»

(1 Corinzi 2: 2-9)

La lieta novella ha quindi origine da Dio e si fonda sull'evento della croci­fissione di Cristo (1 Corinzi 1: 17).

Dobbiamo concludere che la morte di un giovane come Gesù sulla croce sia una buona notizia? No certamente! Questa non è una lieta novella! Però è una "buona notizia" il fatto che Cristo è morto per me, che sono un peccatore. La buona notizia consiste nel fatto «che Cristo è morto PER I NOSTRI PECCATI . . . fu seppellito e risuscitato il terzo giorno» (1 Corinzi 15: 3-4).

Annunziamo dunque la buona notizia a tutti i peccatori «poiché essa è po­tenza divina per la salvezza di ogni credente» (Romani 1: 16). Questa "lieta no­vella" significa che un giorno Dio non giudicherà gli uomini sulla base della loro giustizia, ma mediante una giustizia che proviene da Dio stesso per mezzo di Cristo (Romani 2: 16), il quale ha subito la morte al posto nostro.

 

«Lui che non commise peccato né mai fu scoperto inganno sul suo labbro, lui che ingiuriato non rispondeva con ingiurie, maltrattato non minacciava anzi si affidava a colui che giudica giustamente, lui che portò i nostri peccati nel suo corpo sul legno, affinché noi, morti ai peccati, vivessimo per la giustizia, lui per le cui piaghe fo­ste risanati. Eravate infatti sbandati come pecore, ma ora siete tor­nati al pastore e sorvegliante delle vostre anime» (1 Pietro 2: 22-25).

 La Buona Notizia

Il Battesimo Cristiano

Dal momento che l'autore della lettera agli Ebrei afferma essere segno di scarsa maturità spirituale porre di nuovo in discussione l'insegnamento elementare su Cristo, in cui viene inclusa anche "la dottrina dei battesimi" (Eb 6, 2), ci si potrebbe chiedere se oggi è proprio necessario uno studio sul battesimo biblico.

Se facciamo però una panoramica del cristianesimo attuale, dobbiamo constatare che proprio su questo argomento elementare, ma al tempo stesso fondamentale, esiste la più grande divergenza di idee e di prassi, tanto da costituire motivo di divisioni e quindi di scandalo.

A seconda che si dia maggiore o minore enfasi all'atto materiale del battesimo o alla predisposizione d'animo e alla partecipazione attiva di colui che si sottopone a questo atto, si può arrivare ad estremi opposti affermando che "il battesimo salva" o "il battesimo non salva".

Entrambe queste affermazioni potrebbero risultare esatte se situate in un contesto biblico, come avremo modo di accertare da un esame più accurato dei testi che trattano questo argomento. Sono invece del tutto errate e prive di fondamento se, prescindendo dalla Parola di Dio, si basano su dottrine e precetti umani.

Coloro, infatti, che danno eccessiva importanza all'atto materiale in sè stesso, arrivano alla conclusione che "il battesimo salva" in quanto è un sacramento che agisce indipendentemente dalla volontà dell'interessato (ex opere operato). Altri per reazione a questa dottrina arrivano alla conclusione che non può essere il battesimo a salvare, ma la fede. Essi considerano infatti il battesimo come un'opera di giustizia o tutt'al più come una testimonianza di fede a volte del tutto superflua ed inutile. Tanto è vero che molte denominazioni protestanti lasciano piena libertà ai propri fedeli di essere battezzati o meno e su richiesta battezzano anche i bambini.

Fra questi due estremi esiste  tutta una gamma di distinzioni teologiche più o meno sottili che privano il battesimo cristiano della sua originaria semplicità e purezza come atto che esprime la fede e la decisione di cambiare la propria vita per metterla al servizio di Dio ed essere quindi da Lui rigenerati per opera dello Spirito Santo.

Come si potrà notare, nel trattare l'argomento, è stato dato ampio spazio alla parte spirituale che deve precedere e seguire il battesimo. Non si può infatti concepire questo atto compiuto separatamente dalla fede e dalla conversione, senza le quali il battesimo stesso si ridurebbe ad un semplice bagno privo di qualsiasi valore (1° Pt. 3, 21).

Ci sembra inoltre doveroso precisare che questo studio è il risultato di una ricerca ed esprime la convizione profonda e sincera a cui siamo perve­nuti esaminando i testi sacri. Non abbiamo alcuna pretesa di dogmatismo, ma siamo semplicemente desiderosi di rivolgerci a tutte quelle persone di buona volontà che non si accontantano di seguire dottrine preconfezionate, ma vo­gliono approfondire la propria conoscenza su questo fondamentale aspetto dell'insegnamento cristiano dell'epoca apostolica.

Invitiamo pertanto tutti coloro che avranno la pazienza e la volontà di leggere fino alla fine queste pagine di scriverci per presentarci eventualmente le loro critiche ed i loro suggerimenti che non mancheranno di essere vagliati ed apprezzati come un ulteriore arricchimento e contributo per la ricerca della verità.

In questa ricerca, oltre ai testi sacri, sono stati utilizzati ed uniti assieme alcune parti significative di studi già precedentemente pubblicati da alcuni nostri fratelli delle Chiese di Cristo in Italia a cui va il nostro sentito ringraziamento. Fra costoro vogliamo ricordare in modo particolare lo scomparso Fausto Salvoni per la sua vita di studioso interamente spesa al servizio di Dio.

Il Battesimo Cristiano

Domenica ore 10:30 (culto)

presso la sede dell'ANFFAS di Ferrara

Via della Canapa, 12

Ferrara

gesu via verita vita